"Nell'autunno del 1944 un aviatore americano affettuò un atterraggio d'emergenza nella valle di Longastrino. Il pilota se la cavò con una leggera ferita alla testa e venne aiutato e nascosto dai partigiani locali. La ferita fu curata dal dott. Benigno Zaccagnini e dal dott. Aldo Lucherini. La allora ragazza Maria Mazzotti, figlia di "Toni d'Maestar" gli portava da mangiare. L'americano non disse una sola parola per tutto il tempo che restò (circa un mese) nonostante Rino Bendazzi che era un partigiano intellettuale e parlava un po' l'inglese tentasse di comunicare. Dopo qualche tempo arrivo' l'ordine dall'Ottava Armata di portare il pilota americano a Cervia. Solo il giorno della partenza disse "Grazie". Toni d'Maestar lo nascose su un carretto trainato da un cavallo, coperto da arbusti e altro che fingeva di trasportare al mercato. Arrivò a Cervia da dove si dice che fu imbarcato su un sottomarino alleato".
La cronaca di questa vicenda viene raccolta dal Prof. Luciano Lucci di Alfonsine il quale riesce a metterle in relazione con due fotografie conservate in un diario partigiano che mostrano l'aereo ammarato in valle ed il pilota durante la sua permanenza tra i suoi soccorritori. Pur non eccelse, le due foto restano un documento eccezionale in quanto permettono senza il minimo dubbio la corretta identificazione del pilota e l'esatta cornice storica: si tratta del 1st Lt. Wayne S. Dodds del 57th FG e del suo P-47 Serial Number 42-29041 # 94
Il Lt. Dodds era di ritorno da una missione sull'area di Argenta quando alle 15,00 comunicò via radio che si trovava costretto ad effettuare un belly landing. I suoi gregari lo videro effettuare un atterraggio a carrelli chiusi in una zona valliva a nord di Longastrino. Riportarono inoltre di averlo visto scendere dall'aereo e allontanarsi verso sudovest in una zona sommersa da circa "tre piedi di acqua". Grazie all'aiuto dei partigiani locali Dodds eluse la cattura e rientrò nelle proprie linee dopo 31 giorni.