13 aprile 1945 - Focke Wulf 190 - Alfonsine (prob.)

Nella tarda serata del 13 aprile 1945 l’equipaggio di un Mosquito del 600° Sqn. RAF dichiarò di aver abbattuto un caccia tipo FW 190 e di averne danneggiato un altro. Riportiamo il resoconto di quello scontro, tratto dal volume “Ghost Bombers” di Nick Beale: “Alle 20,30 S/L G.W.Hammond e F/O L.R. Moore erano impegnati in un volo di pattugliamento difensivo con un Mosquito Mk XIX quando, ad ovest di Ravenna, intercettarono un aereo non identificato a 9000 piedi. Riuscirono poi a stabilire, grazie ad un contatto sia visivo che radar, che in realtà si trattava di due velivoli monomotore in avvicinamento a ore 10 a circa 2000 piedi sopra di loro (…)”. Presso Alfonsine, a 12500 piedi, gli inglesi identificarono i due velivoli come FW 190. F/L Hammond riuscì ad avvicinarsi e sparò: “Aperto il fuoco sul leader da destra e un poco sotto. Visto colpi sul FW 190, una buona concentrazione che causò perdita di pezzi dal velivolo. Ci Sembrò che un serbatoio supplementare sotto l’aereo si incendiasse. Ci fu un’esplosione, l’aereo virò e destra e andò giù bruciando. Lo vedemmo scomparire in fiamme in 10/10 di nuvole a 7000 piedi”. Il Mosquito poi si interessò all’altro FW 190, che dopo una serie di manovre evasive si indirizzò decisamente verso nord. Gli inglesi lo inseguirono, riuscirono a non perdere il contatto radar e si avvicinarono fino a 200 yarde: “Aperto il fuoco, visto colpi nell’ala destra. Il riflettore si spense a causa delle vibrazioni dei cannoni e continuammo a sparare nelle direzione dell’aereo muovendo il muso su è giù”. Il velivolo tedesco riuscì comunque a sganciarsi, scomparendo nelle nuvole. Gli inglesi dichiararono al ritorno di averlo danneggiato.
Non ci sono, da parte tedesca, notizie inerenti quello scontro; secondo lo storico Nick Beale è possibile che i due FW 190 appartenessero al NAGr. 11, un’unità di ricognizione tattica. Non si può aggiungere altro. Il ricordo di quell’episodio, se accaduto come riportano le fonti inglesi, molto probabilmente è stato inghiottito dalle fasi concitate degli ultimi giorni di guerra.

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