Operation Records Book (RAF Form 541): 13 Squadron August 1944 22/23 - Baltimore “J” FW535 - S/L P.D.K. MacGlashan. P/O H.D. Young. F/S L. Irlam. P/O R. Wilson. - Armed Recce in Northern ITALY - Up 21.45 - Aircraft exploded at approx 800’ at K5612 at 23.34 hrs. (seen by two A/C).
http://www.joebaugher.com/usaf_serials/usafserials.html: Martin A-30A-10-MA 43-8692 to RAF as Baltimore V FW535.
Comune di Genivolta, pagina storica pubblicata sul sito web comunale:"Un aereo precipitato. La notte del 22 agosto 1944 in prossimità della cascina Settala precipitava un aereo anglo-americano che provocò con certezza tre vittime secondo gli atti ufficiali; probabilmente le cause furono dovute ad un guasto meccanico. Secondo testimonianze di contadini vi fu anche un sopravvissuto, un militare che riuscì a raggiungere il borgo per chiedere soccorso, il quale venne poi condotto a Soresina. Le salme dei caduti vennero sepolte in via provvisoria nel cimitero di Genivolta, quindi prelevate nel 1945 dagli alleati. I resti dell'aereo vennero consegnati nel settembre 1944 al comando tedesco insediato a Ghedi".
Secondo il Diario Operativo, l’aereo fu visto esplodere alle 23.34 alle coordinate K5612, che corrispondono ad un'area a sudovest di Piacenza, senza motivo apparente. Nella realtà sappiamo che stava sorvolando il territorio di Genivolta, molto più a nord di Piacenza, e che precipitò presso Cascina Settala. Esiste la concreta possibilità che l'aereo sia stato investito dall'esplosione di uno degli stessi ordigni che aveva a bordo durante un rilascio. Tre aviatori persero immediatamente la vita: il pilota MacGlashan, il marconista Irlam ed il mitragliere Wilson, canadese. Riposano al Milan War Cemetery. Nella foto, il P/O R. Wilson e la sepoltura a Milano con l'originaria croce in legno (fonte National Archives of Canada).
Dal Baltimore un aviatore era riuscito a lanciarsi prima dell'esplosione: si trattava del navigatore P/O Hedley De La Brocherie Young (foto National Archives of Canada), anch'egli della Royal Canadian Air Force. Toccò terra in gravi condizioni, e dopo la cattura fu portato all'ospedale militare di Mantova, dove tuttavia morì 5 giorni dopo per la gravità delle ferite subite. Riposa al Padua War Cemetery