Quel giorno la battaglia per Rimini causò la perdita per la 12nd Air Force USAAF di tre bombardieri medi B-25; di questi, due precipitarono in mare. Vennero ripetutamente martellati i concentramenti di truppe tedesche a nord ovest della città sotto un continuo e nutrito fuoco contraereo. Alle 9,00 il B-25 J Serial Number 43-27792 del 1st Lt. John S. Richardson 321st BG 445th BS fu colpito e si incendiò il motore destro. Il velivolo fu visto allontanarsi in direzione est avvolto dalle fiamme e inabissarsi al largo di Igea. Vennero osservati parecchi paracadute aprirsi; in effetti, nonostante la gravità dell'incendio, ben sei membri dell'equipaggio si salvarono, finendo la guerra nei campi di prigionia. L'unico deceduto fu il puntatore 2nd Lt. Rudolph A. Di Fulvio il quale, come riferirono i compagni sopravvissuti, non potendo recuperare il paracadute in mezzo alle fiamme si lanciò drammaticamente nel vuoto. Nel primo pomeriggio arrivò sull'obiettivo la seconda ondata di B-25 del 310th BG: alle 13,03 fu colpito all'ala sinistra il Serial Number 43-28075 del 1st Lt. Ralph H. Keller. Il pilota sembrò mantenere un sufficiente controllo del velivolo e si allontanò verso sud, lasciandosi dietro una vistosa scia di fumo dal motore sinistro. Si lanciarono i mitraglieri Pvt. Albert D. Davis e S/Sgt. William E. Conner, che furono i soli superstiti. L'aereo perse rapidamente quota e si inabissò a nord di Pesaro. Furono recuperati i corpi del copilota 2nd Lt. Henry F. Hassmer e del mitragliere S/Sgt. Lyle E. Zachry, mentre risultarono dispersi il pilota e il puntatore 2nd Lt. Donald H. Green. Un'ora dopo, nei pressi di Borghi, precipitò un terzo B-25 sempre del 310th BG. L'abbattimento dei tre Mitchell ebbe un pesante strascico anche per la popolazione civile: quel giorno stesso infatti due riminesi abitanti a S.Giustina furono fucilati per aver tentato di salvare uno degli aviatori lanciatosi. Non sappiamo chi tentarono di nascondere, che comunque fu catturato e non trucidato assieme ai suoi soccorritori. L'episodio viene riportato anche dal Mambelli nel suo "Diario degli avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945" : "18 settembre - I tedeschi fucilano in S.Giustina di Rimini Enrico Petrucci di Ernesto, custode di anni 28, e Alfredo Clementi di Lazzaro, agricoltore di anni 30, per aver prestato soccorso ad un aviatore americano lanciatosi con il paracadute dall'apparecchio in fiamme".