Alle 4,05 del mattino del 4 settembre 1944, il Beaufighter VI F nr. ND172 del 600° Sqn. RAF riuscì ad abbattere uno Stuka dell’NSGr.9 a sud di Rimini: i proiettili inglesi causarono una terrificante esplosione che disintegrò letteralmente l’aereo ed i suoi due occupanti, l’Ofw. Wilhelm Bowing e l’Ogefr. Joseph Jantos. Il testo che segue è tratto da “Ghost Bombers” dello storico inglese Nick Beale: “S/L Burke e F/L Whaley erano in volo da almeno 50 minuti; dopo il loro mancato intercettamento di un aereo nemico nella zona di Rimini, vennero indirizzati verso un altro contatto radar, un miglio di distanza a ore 5. Dopo aver virato verso sud, avvicinarono uno Ju 87 che volava diritto e livellato, apparentemente ignaro della loro presenza. Dopo una breve raffica a distanza ravvicinata lo Ju 87 esplose con un tremendo lampo accecante. Il Beaufighter fu costretto a volare attraverso i rottami incendiati dello Stuka subendo considerevoli danni alle ali, fusoliera e piani di coda. Tuttavia, nonostante i giri irregolari, i motori dettero sufficienti prestazioni ed il pilota fu abile ad effettuare un atterraggio d’emergenza alla base. Per gli inglesi l’abbattimento avvenne a 15 miglia sudovest di Rimini e l’equipaggio osservò lo schianto. Da parte tedesca ci fu la conferma dell’abbattimento da parte del Bordfunker Rudolf Sablottny, a bordo dello Stuka che precedeva Bowing, il quale vide lo Ju 87 esplodere in maniera terrificante a mezz’aria a causa di un colpo diretto.
Il fortunoso ritrovamento di una foto scattata nei pressi della Chiesa di Montetauro mostra alcuni seminaristi in posa davanti alla parte posteriore di uno Stuka: secondo le testimonianze raccolte in zona, il rottame fu lì trasportato dopo il suo ritrovamento in zona. Purtroppo l'ignoto cacciatore di "souvenir" che all'epoca asportò le insegne di fusoliera, impedisce l'esatta identificazione del velivolo; tuttavia è lecito ipotizzare che si tratti di un pezzo dello Stuka di Bowing, che quindi sarebbe esploso in volo nel cielo di Coriano.