28 gennaio 1945, Galzignano Terme (PD), frazione Grottarole: Lieutenant SCHOOMBIE C. Cornelius - Supermarine “Spitfire” Mk. IX Nr. MA728 [1]

Ricerca storica di Fabio Chinellato e Alessandro Cianchetta

Nazionalità sudafricana, Pilota del 7° Squadron del 7° Wing della S.A.A.F. (South Africa Air Force), catturato a Grottarole (PD).

Il 28 gennaio 1945, dall’aeroporto di Forlì, alle 14:25 decollano sei Spitfire al comando del Capt. Young per attaccare il traffico ferroviario nella area di Monselice e bombardare la stazione ferroviaria di Camposampiero, che viene colpita alle 15.

Terminata l’incursione, il volo prosegue alla ricerca di altri obiettivi lungo la ferrovia che da Camposampiero va verso Padova, purtroppo appena giunti ad est dalla città, Schoombie comunica per radio che sta precipitando perché ha problemi con il motore, che lascia dietro di se una scia nera e bianca.

Viene subito affiancato dal Lt. Angus, che vede scendere Schoombie in un campo dove l’aero finisce la corsa in un fosso, distruggendo la parte frontale della fusoliera, mentre le ali si staccano strisciando sul terreno. Angus atterra a Forlì alle 15:55, spiegando di non aver vito uscire Schoombie dall’abitacolo e nemmeno persone avvicinarsi dov’era caduto il velivolo, in coordinata G223333. [2]

Il luogo di caduta segnalato da Angus, corrisponde ad un area ad est di Arquà Petrarca, mentre in realtà è precipitato un po’ più a nord, a Grottarole, come confermato sia dai tedeschi, che lo vedono precipitare alle 15:15 [3], e sia dallo stesso sindaco di Galzignano, il quale informa il Prefetto di Padova che quel giorno era atterrato un aereo nemico con la cattura del pilota sudafricano. [4]

Il signor Vinicio Salmaso abitante a Grottarole, che allora aveva solo cinque anni, oggi ha ancora vivo il ricordo di quel fatto perché l’aereo precipitò proprio in un campo della sua famiglia, dentro ad un fosso (come raccontato da Angus), storia che per molti anni fu il soggetto delle conversazioni famigliari, aggiungendo che in casa rimase per molto tempo una parte d’aereo di forma convessa, che assieme ai suoi amici la usavano come fosse un dondolo. [5]

Quanto invece successe a Camposampiero è registrato nella cronistoria dei fatti più salienti del conflitto, scritta dal parroco don Tarcisio, dove spiega che quel pomeriggio l’incursione della squadriglia di Schoombie aveva colpito in parecchi punti la ferrovia, facendo balzare le rotaie sui tetti delle case, sui campi e nei canali, colpendo anche altre costruzioni vicine alla ferrovia come la cabina elettrica di fronte all’ospedale “Pietro Cosma”, e danneggiando pure un padiglione dell’ospedale stesso, per fortuna senza alcuna vittima. [6]

NOTE AL TESTO

[1] [2] - The National Archives, Kew, Richmond, Surrey, UK – Documento, AIR 27/108, No. 7 Sqn SAAF: Record of Events, page 284, Operation No. 865.

[3] – National Archives and Records Administration (NARA), 8601 Adelphi Road, College Park, USA. Documento, ME 2761 [ndr - ME = Meldung = Rapporto]

[4] – Archivio di Stato di Padova - fondo Prefettura

[5] – Intervista del 21 agosto 2023 con il Sig. Vinicio Salmaso.

[6] – Libro “Camposampiero, appunti di storia” (Pag. 122), don Tarcisio Lorenzi, 1968 (Tipografia del Seminario di Padova)

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