Durante una missione di ricognizione fotografica su Napoli, lo Ju 88 T-1 (W. Nr. 430050, 4U+MH) del 1.(F)/123 precipitò alle 23,30 presso Villa S. Martino di Lugo e bruciò al suolo. Il pilota, Ofw. Strehl, ed il suo equipaggio perirono nel rogo (da “Air War Italy” di Nick Beale, Ferdinando D’Amico, Gabriele Valentini).
Nostre ricerche sul luogo hanno portato al rinvenimento di alcuni frammenti dello Junkers e di parte di una piastrina di riconoscimento tedesca recante la sigla Fl. H. Kdr.(…). Grazie alla collaborazione dello storico Nick Beale, che ci ha fornito i dati dell’intero equipaggio, la piastrina è risultata essere quella del pilota Ofw. Robert Strehl (Fl. H. Kdr. Neuhausen/Ostpv). Gli altri aviatori erano l’Oblt. Kurt Junge, l’Uffz. Hubert Mayer e l’Uffz. Friedrich Kleeberg. Fu l’ultimo equipaggio del FAGr. 123 a perire durante una missione in Italia; questo gruppo di ricognizione a lungo raggio rimase all’aeroporto di Oro al Serio (Bergamo) dal 10 maggio al 27 luglio 1944, poi fu mandato a Juteborg.
La versione T-1 rappresenta una delle ultime evoluzioni dello Junkers 88; questo bombardiere- ricognitore, privato della gondola ventrale, con muso più aerodinamico e dotato di due motori radiali BMW 801 G 2 poteva raggiungere la considerevole velocità di oltre 550 km/h.